Lettera del prof. Meo sull’informatica libera per scuola e università

Lettera del prof. Meo sull’informatica libera per scuola e università
Lettera software libero

AIUCD ha sottoscritto la lettera al Governo del prof. Angelo Raffaele Meo (Politecnico di Torino), che chiede politiche in favore di software libero e piattaforme aperte per scuola e università: 

https://www.softwarelibero.it/lettera-al-governo-del-prof-angelo-raffaele-meo

Tale lettera è pienamente coerente con lo spirito del documento pubblicato da AIUCD ormai più di due anni fa (15-12-2020), https://www.aiucd.it/lettera-sulla-didattica-a-distanza/ 

Il tema dell’autonomia strategica digitale è centrale nel dibattito che si è andato recentemente aprendo nella Comunità Europea tutta e all’interno dei singoli Stati membri. Thierry Breton, commissario europeo per il mercato e i servizi, ha recentemente declinato i tre pilastri su cui poggia tale autonomia, ovvero 1) potenza computazionale, 2) controllo sui dati [e noi aggiungeremmo anche sulle tecnologie] per evitare pratiche predatorie, 3) connettività sicura.  Nelle parole di Breton l’autonomia digitale “is not about isolating ourselves. It is about Europe defending its strategic interests. Being assertive of our values. Firm in our ambitions. Confident of our means […] It’s about diversifying and reducing our economic and industrial dependencies. And it’s about developing the right technological projects that can lead to European alternatives in key strategic technologies.”, https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/speech_20_1362

AIUCD crede fermamente:

  • nella visione umanocentrica e sostenibile della società digitale, così come promossa dall’Europa tra gli obiettivi da raggiungere entro il 2030;
  • nel software libero, come garanzia di trasparenza per il trattamento dei dati dei cittadini e di indipendenza dai poteri economici e politici forti;
  • nella capacità dell’Italia di contribuire, al pari di qualsiasi altro Stato membro, a costruire questa nuova società digitale, più aperta, più libera, più democratica e da cui può trarre giovamento anche l’intera economia del nostro Paese, svincolata da pericolosi monopoli;
  • in una politica di crescita globale sana ed inclusiva, non guidata esclusivamente dai colossi tech;
  • in una formazione finalizzata all’uso consapevole degli strumenti digitali. 

Come riportato nella lettera del prof. Meo, va contrastato il pregiudizio che in Italia “manchino competenze e risorse informatiche adeguate.” AIUCD, dunque, si unisce convintamente alla richiesta rivolta al Governo di cogliere l’occasione offerta dal PNRR e “di attivare con la massima urgenza un gruppo di lavoro che unisca le migliori competenze per supportare i Dirigenti Scolastici [e i Rettori] nell’acquisire servizi basati su software libero e forniti da imprese italiane ed europee.