“Cosa sarà del nostro futuro”: il comunicato durante AIUCD2025

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Nel corso della conferenza annuale AIUCD2025, che si è tenuta a Verona l’11-13 giugno 2025, due socie della nostra associazione, Chiara Fusco e Silvia Tripodi, hanno concluso il loro intervento (Verso una svolta computazionale nella critica dantesca, qui il paper) con un comunicato che desideriamo condividere anche sul nostro sito.

Lo sviluppo del progetto che abbiamo illustrato, così come tanti che sono stati e che saranno presentati in queste giornate, non sarebbe possibile senza il lavoro di colleghe e colleghi che forse dovranno rinunciare alla carriera accademica. Oggi siamo qui in qualità di assegnista di ricerca e dottoranda, ma da novembre non sapremo cosa sarà del nostro futuro.

Da diversi mesi, le lavoratrici e i lavoratori precari.e dell’Università si sono organizzati.e in un’Assemblea Precaria Nazionale e in Assemblee precarie locali e dipartimentali per schierarsi contro i tagli e contro il sottofinanziamento cronico che soffocano l’università pubblica italiana.


Vogliamo ricordare che l’Italia investe solo 1,4% del PIL in Ricerca e Sviluppo, a fronte di una media europea di circa il 2,1% e di una media dei paesi OCSE del 2,5%.

Si stima – anzi, lo vediamo con i nostri occhi – che oltre il 50% del personale accademico operi senza prospettive di stabilizzazione.


La situazione è destinata a peggiorare in seguito alle nuove forme di collaborazione precaria previste dal DDL 1240 (assistente alla ricerca junior e senior, contrattisti post-doc, professore aggiunto) e dagli emendamenti al DDL 1445 (incarichi post-doc e incarichi di ricerca) che perpetuano un modello di svilimento e sfruttamento del lavoro, sulla scia degli Assegni di Ricerca; dall’altra parte, i Contratti di Ricerca risultano irrealizzabili visti i tagli di oltre 500 milioni di euro
previsti dalla legge di Bilancio 2025 (Legge 30 dicembre 2024, n. 207).


Come Assemblea Precaria chiediamo il raddoppio del Fondo di Finanziamento Ordinario e rifiutiamo con decisione la collaborazione degli atenei con enti universitari e istituzioni pubbliche e private che sostengono la ricerca in ambito bellico e militare.


Invitiamo coloro che non l’avessero ancora fatto a unirsi alle nostre rivendicazioni.

Le due ricercatrici hanno ricordato le iniziative dell’Assemblea Precaria Universitaria (che si può seguire su Instagram: @assembleeprecarieuniversitarie) e il Manifesto delle lavoratrici e lavoratori precari dell’Università elaborato a febbraio 2025 dalle Assemblee Precarie Universiarie.

https://www.roars.it/wp-content/uploads/2025/03/Manifesto-APU-1.pdf

L’associazione AIUCD ha un’altissima percentuale di giovani ricercatrici e ricercatori DH (disciplina che non ha ancora un suo riconoscimento in Italia), ed è a fianco di tutti i precari della ricerca.